Una mela al giorno toglie il medico di torno

La mela è il frutto di alberi appartenenti alla specie Malus domestica, una rosacea originaria dell’Est dell’Europa e dell’Asia sud-occidentale, oggi diffusa nella maggior parte delle aree temperate del pianeta. Nell’emisfero boreale le mele sono presenti alla fine dell’estate fino alle prime settimane dell’inverno.

Una mela al giorno toglie il medico di torno
Una mela al giorno toglie il medico di torno

Un vero toccasana utile per contrastare problemi intestinali e prevenire i tumori.

Un vecchio adagio recita: “Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Forse la saggezza popolare non aveva poi così torto.

 

Sono infatti, sempre più numerosi gli studi scientifici che confermano quanto la mela sia un vero toccasana per il nostro corpo.

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Ogni mela contiene solo 64,5 calorie ed è formata all’incirca per il 4% di proteine, per il 2% di lipidi e per il 94% di carboidrati. Si tratta di un’ottima fonte di fluidi perché 150 g di mela contengono 130,35 g di acqua, ma anche: 0,6 g di proteine, 0,15 g di lipidi, 16,05 g di zuccheri solubili, 2,55 g di fibre (sia pectine solubili che fibre insolubili). Una mela da 150 g apporta inoltre: 7,5 mg di vitamina C, 198 mg di potassio, 7,5 mg di calcio, 0,3 mg di ferro.

 

Meglio mangiarla con la buccia o senza?

Si alla buccia, ma deve essere opportunamente lavata. Dal punto di vista nutrizionale mangiare mele intere è una scelta migliore rispetto a berne il succo; i suoi micronutrienti si concentrano soprattutto nella buccia, e il frutto intero è più ricco di fibre e probabilmente anche di polifenoli, molecole benefiche in termini di protezione della salute.

Mangiare la mela con la buccia fa bene!
Mangiare la mela con la buccia fa bene!

In particolare, la mela contiene flavonoli (quercetina, kempferolo e miricetina), catechine (in particolare epicatechina), acido clorogenico, florizina e, nel caso delle varietà a buccia rossa, antocianine. Inoltre la buccia della mela contiene i triterpenoidi, che secondo recenti studi avrebberoil potere di diminuire il rischio di sviluppare alcuni tumori come quello al fegato, al colon e al seno.

 

Quando non mangiare le mele?

Il succo di mela potrebbe ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci, come la fexofenadina, principio attivo usato per il trattamento di manifestazioni allergiche. Durante il trattamento dovrebbe esserne evitato il consumo; sembra infatti, che per evitare questo effetto indesiderato non sia sufficiente assumere il farmaco lontano dal consumo di succo di mela.

 

Ma perché fa bene la mela?

Il basso apporto calorico ed il limitato apporto di grassi e sodio rendono la mela ideale per la salute del sistema cardiovascolare.

Recentissimi studi hanno anche confermato il ruolo delle fibre, e in particolare della pectina, nel controllo del colesterolo.

Alcuni ricercatori dell’University of Florida hanno riscontrato infatti, che le donne che seguono la dieta della “mela al giorno” possono avere livelli del colesterolo LDL, ovvero quello cattivo, minore di quasi un quarto già nei primi sei mesi di dieta.

I benefici delle mele sulla salute sono noti da secoli nella cultura popolare in Europa, soprattutto in Italia, condensati nel proverbio “un frutto al giorno toglie il medico di torno”.

Per le annurche, varietà tipica campana, questo motto vale di più rispetto a tutte le altre tipologie ed è provato scientificamente. A certificarlo sono due studi dell’Università Federico II, condotti dal preside della facoltà di Farmacia Ettore Novellino, che hanno accertato un calo del colesterolo cattivo e al contempo – novità assoluta – un aumento di quello buono, riducendo drasticamente il rischio cardiovascolare senza, a differenza delle statine, causare danni epatici e problemi muscolari.


I principali benefici del consumo di mele derivano però dai loro fitonutrienti e dalle loro fibre. Queste ultime, in particolare quelle solubili come la pectina, aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e a normalizzare quelli di zuccheri e di insulina; inoltre la pectina può essere utile in caso di diarrea.

Le fibre insolubili promuovono invece la regolarità intestinale, facilitando il movimento del cibo nell’apparato digerente; per questo possono essere utili in caso di stitichezza, diverticolite e di alcuni tipi di cancro: sembrano esercitare attività antinfiammatoria ed antiossidante.

Ad oggi, non sono disponibili studi clinici che attestano la validità di questi consigli, ma i risultati di studi epidemiologici portano ad ipotizzare che il consumo di almeno una mela al giorno può aiutare a prevenire alcune forme tumorali.

Particolarmente attivo in questo settore di indagine è l’Istituto Agrario di S. Michele all’Adige in Trentino: ha dimostrato infatti che le mele contengono grandi quantità di polifenoli, antiossidanti in grado di contrastare i danni causati dall’invecchiamento.

Le ricerche più frequenti nella recente letteratura medica riguardano il comportamento delle cellule derivate da numerosi tumori umani come l’adenoma ed il carcinoma del colon, il cancro del fegato, la leucemia, il melanoma, ed altri tipi di tumore. Con le mele si è visto infatti, che lo sviluppo delle cellule tumorali in laboratorio viene ridotto rispettivamente di circa il 40-60% aggiungendo la mela con la buccia e del 30-40% aggiungendo solo la polpa.

Ma i benefici non si fermano qui. Diversi studi hanno anche dimostrato che mangiando almeno 5 mele a settimana si contribuisce a tenere in buona forma i nostri polmoni. Le mele infatti, sono ricche di quercetina, un flavonoide che protegge il polmone dai danni del fumo e dall’inquinamento atmosferico rallentando la degradazione cellulare.

 

Tutti siamo cresciuti con la torta di mele fatta dalle nostre mamme o nonne!

Preferite una versione più light? 

Torta di mele light
Torta di mele light

Il trucco per questa torta di mele è cuocerla in una teglia da forno piuttosto larga, così resterà bassa e umida nei giorni seguenti.

Ingredienti

  • 800 g di mele
  • 100 g di noci
  • 360 g di farina di tipo 2
  • 450 ml di latte
  • 80 g di zucchero di canna
  • 1 bustina di lievito
  • 100 g di amaretti secchi
  • 8 cucchiai olio di mais
  • 1 limone

Procedimento

Tagliate le mele in spicchi ed ogni spicchio in 4 pezzetti. Fatele cuocere in una padellina antiaderente finché non diventano morbide. Irrorate con succo di limone e lasciate raffreddare. Nel frattempo, miscelate la farina, lo zucchero, il lievito, le noci tritate in modo grossolano e metà degli amaretti sbriciolati. Aggiungete latte ed olio. Mescolate bene! In una teglia da forno rivestita versate il composto quindi le mele ammorbidite ed i restanti 50 g di amaretti sbriciolati. Cuocete a 180 gradi per 30 minuti.

Infine, spolverare con zucchero a velo e servire! 

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