Di vegani e vegetariani si parla sempre più spesso, ma forse c’è chi ancora non ne conosce le differenze. Facciamo un po’ di chiarezza: il regime alimentare vegetariano prevede l’esclusione della carne e ammette, invece, latte e derivati (formaggi, burro, panna, siero e ricotta), uova e miele, ovvero i prodotti di derivazione animale.
La dieta vegana o vegan è un regime alimentare che esclude totalmente i prodotti di origine animale, dunque, si base esclusivamente sull’utilizzo di alimenti vegetali (100% vegetale).
A tal proposito, l’ADA (American Diet Association) ha riconfermato ufficialmente nel 2009 la sua posizione (1996-2003) stilando un documento basato su una letteratura di circa 256 articoli:
«Le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese quelle totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento prima e seconda infanzia, adolescenza e per gli atleti».
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Perché l’alimentazione vegetariana non è una moda
«La scelta vegetariana non è una limitazione, bensì un’espressione di libertà»: sono le parole dello chef stellato e vegetariano Pietro Leeman che colgono la vera essenza di un regime alimentare scelto in Italia da 4,8 milioni di persone.
Ricordiamoci che la piramide alimentare umana non vede alla base né la carne, né il latte e i formaggi. La nostra alimentazione si basa già (o almeno dovrebbe) su cereali, legumi, frutta e verdura. Dunque, sarebbe opportuno incrementare il consumo e preferire le forme integrali a quelle raffinate.
La mossa più giusta, in generale, sarebbe quello di eliminare il più possibile il cibo industriale, non solo quello delle multinazionali, nello specifico il cosiddetto il junk food (cibo spazzatura). Si consiglia sempre di prediligere un’alimentazione semplice ed equilibrata, ricca di nutrienti, con pochi ingredienti, facendo leva sulla tipologia di alimento che deve portare verso una condizione di buona salute, per il tempo più lungo possibile.
La dieta vegetariana ai bambini è una scelta giusta?
Ciò che non bisogna tralasciare, a prescindere dal tipo alimentazione che si intende adottare, è il giusto apporto di nutrienti (calcio, magnesio, vitamine), fondamentali per la crescita di ciascun individuo.
In caso contrario, si corre il rischio di andare in carenza di calcio o di vitamina e questo può portare ad un sottosviluppo delle ossa e articolazioni del bambino.
Ad esempio, lo sapevi che il latte vaccino va eliminato ai bambini della prima infanzia?
Il problema del latte e dei formaggi, proveniente da allevamenti intensivi, è quello di contenere una grossa quantità di antibiotici, i quali causano la cosiddetta “antibiotico-resistenza” nei nostri figli. Tutto ciò si rispecchia nell’indebolimento del loro sistema immunitario: il corpo non riesce a contrastare eventuali infezioni batteriche, nonostante l’assunzione dell’antibiotico.
In più, si deve considerare lo sfruttamento degli animali che vengono sottoposti ad ore e ore di mungitura, aumentando anche la crescita di possibili batteri che si riversano nel latte. Da alcune ricerche è emerso infatti che le ragazze arrivano prima al ciclo hanno problemi ovarici ed alla pelle. Ciò è causato dall’abuso di ormoni, assunti attraverso il latte che ha una percentuale ormonale elevata.
Cosa dicono gli esperti sui bambini vegani
Uno studio condotto su bambini britannici in età scolare, pubblicato nel Journal of Human Nutrition and Dietetics nel 1992, ha rilevato che i bambini vegani avevano una maggiore assunzione di fibre e che l’assunzione di tutte le vitamine e minerali studiati (ad eccezione del calcio) era paragonabile a quella di bambini che mangiano carne.
Le prescolastiche vegane negli Stati Uniti hanno riscontrato un apporto generoso di proteine, vitamine e minerali e la loro dieta ha superato l’assunzione raccomandata per tutti i nutrienti studiati, ad eccezione del calcio.
Infine, è stato dimostrato che i bambini vegani hanno una minore assunzione di grassi, grassi saturi e colesterolo, rispetto ai bambini non vegetariani. Si ritiene che le basi per molte malattie croniche dell’età adulta abbiano i loro inizi nell’infanzia.
Gli errori che si commettono durante l’età della crescita si ripercuotono nell’età adulta. Se un individuo ha una predisposizione ad una determinata malattia, associata ad una dieta non equilibrata caratterizzata da carenze alimentari durante l’infanzia, la percentuale di manifestazione di tali malattie aumenta drasticamente.
Alcuni consigli per l’alimentazione dei bambini vegetariani
- I cereali preparati in casa dovrebbero essere fatti come un porridge denso e non come una sottile pappa: si può aggiungere un po’ di olio vegetale ai cereali cotti per aumentare il loro contenuto calorico e migliorare l’appetibilità, rendendoli meno glutinosi mentre si raffreddano.
- Non permettere ai bambini di riempirsi di liquidi prima dei pasti.
- Spalma i pani con burro di semi o noci per aumentare la densità di energia.
- Il tofu preparato con sale di calcio (solitamente solfato di calcio) contiene più calcio del latte di mucca. È anche ricco di proteine.
- Si raccomanda che i bambini di età compresa tra sei mesi e cinque anni ricevano integratori contenenti vitamine A, C e D.
- Utilizza latte di soia fortificato con calcio, vitamina D2 e vitamina B12.
I bambini piccoli hanno un piccolo stomaco e un cibo troppo ricco di fibre può farli sentire sazi prima di ricevere tutte le calorie di cui hanno bisogno. Alimenti come avocado, burro di noci e semi, frutta secca e prodotti a base di soia forniscono una fonte concentrata di calorie. I frutti secchi sono anche una fonte di energia concentrata e sono un alimento attraente per molti bambini.
I bambini fin da piccoli dovrebbero essere incoraggiati a lavarsi i denti dopo aver mangiato frutta secca e altri cibi dolci per prevenire la carie. Se necessario, il contenuto di fibre della dieta può essere ridotto dando alcuni prodotti di cereali raffinati, succhi di frutta e frutta e verdura sbucciata.
Mangiare pasti più frequenti, compresi spuntini nutrienti, può anche aiutare a garantire un’adeguata assunzione di energia.